Con la Delibera n.54 del 4 agosto, la Giunta della Regione Piemonte ha finalmente approvato la variante al piano regolatore di Casale. Erano 10 anni che aspettavamo l'accoglimento di questa variante iniziata quando era ancora primo cittadino Maggiola. Questi tempi lunghissimi sono stati il frutto della scelta effettuata cinque anni fa dalla squadra di Pizzi che, invece di proseguire sulla strada tracciata da chi li aveva preceduti, decise di stravolgere il piano tagliando moltissimi terreni che la vecchia amministrazione voleva mettere a disposizione dei casalesi. I nostri concittadini, tra i quali molti che volevano costruire una casa per i figli, hanno protestato nei confronti dell'amministrazione visto che non avevano più la possibilità di farlo. L'amministrazione Pizzi ha allora fatto un mezzo passo indietro causando un allungamento dei tempi di approvazione. Ora ci troviamo, a distanza da 10 anni dalla presentazione della variante, con quei 65000 mq di edilizia residenziale sbandierati sui giornali che in realtà sono già stati edificati in gran parte grazie ad i meccanismi di deroga che la legge ha consentito. Il nostro “Nuovo” piano regolatore è in realtà già “Vecchio”. Se il Sindaco vuole, come ha dichiarato, far crescere e far affermare sempre più il ruolo di Casale (condivido pienamente l'idea), lo invito a mettere subito nuovamente mano al piano regolatore per far sì che i cambiamenti dichiarati a mezzo stampa si trasformino in realtà e per far sì che a beneficiarne siano i nostri concittadini casalesi. Da parte della nostra minoranza c'è una piena apertura in tal senso. Siamo pronti a sederci ad un tavolo ed a discutere per il bene di Casale. (Gli articoli a seguire sono stati pubblicati su Eco Risveglio del 9.09.2009, pag. 22 - su La Stampa del 21.09.2009 e su quella del 15.09.09, pag.53).
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