lunedì 28 dicembre 2009

VIVERE CASALE VOTA NO ALL'ORDINE DEL GIORNO PROPOSTO DAL CONSIGLIERE MAURO GIUDICI SULL'ACQUA Cons. Com. 23.12.09

Durante il consiglio comunale del 23 dicembre, il nostro gruppo consigliare ha espresso voto contrario verso la proposta di ordine del giorno presentata da Mauro Giudici. Il consigliere di maggioranza ha affermato che la Legge 166/2009 sta aprendo la strada all'affidamento esclusivo ai privati della gestione del servizio idrico. Che l'acqua è un bene comune dell'umanità e non un business. Siamo pienamente d'accordo con lui su queste ultime due affermazioni mentre siamo stati costretti a spiegare al consigliere che non siamo assolutamente di fronte ad una svendita della ricchezza acqua visto che la piena proprietà delle reti e degli impianti rimarrebbe in mano pubblica. Alle società private verrebbe semplicemente demandata la gestione del servizio idrico. Inoltre la partecipazione massima delle società private potrà raggiungere il 40% con il pubblico a detenere la maggioranza ossia il restante 60%. L'intervento del privato si rende necessario per trovare le risorse necessarie al fine di intervenire su reti ed impianti che hanno una perdita media del 30% sul territorio nazionale. Tutto ciò porta ad un disperdersi della ricchezza acqua e ad un aumento delle bollette. Come ottimo esempio di gestione privata abbiamo citato Iride Acqua Gas Spa che gestisce il servizio idrico di 17 comuni nella provincia di Genova. La società fa parte del Gruppo Iride che ha avuto un nutile di 1.625.000€ nei primi nove mesi del 2009. Secondo Giudici, invece, la nostra provincia e le istituzioni della nostra zona dovrebbero perseguire la soluzione in deroga prevista dalla legge. La soluzione cosiddetta "in house" prevede l'affidamento della gestione a società pubbliche costituite da enti locali. Praticamente com'è adesso anche per Casale dove abbiamo davanti agli occhi l'esempio decisamente negativo di Acque Nord Srl che ha un pesante passivo che sta ricadendo a pioggia sulle nostre bollette. A testimonianza di quanto affermiamo basta vedere l'aumento delle tariffe del 12% approvato nei giorni scorsi. Per i motivi sopracitati abbiamo espresso voto contrario all'ordine del giorno presentato da Giudici. Siccome il tema dell'acqua è molto complesso e per dovere di completezza vi consiglio di leggere sia la proposta di legge di Giudici che la nostra dichiarazione di voto. Le trovate a seguire.

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